Nostrano solo pesce dell'Adriatico Visualizza il sito in un'altra lingua

Le parole de 'na vòte


Arbì (garbino)

Vento di terra o di ponente, cioè proveniente da dove tramonta il sole.


Auànda

Tipica espressione dei marinai sambenedettesi per fermare momentaneamente il carico del pesce.


Bbunàzze

Termine utilizzato per indicare la condizione di mare buono, di mare calmo.


Calafà

Addetto alla ristrutturazione e quindi alla sabbiatura delle imbarcazioni in legno.


Caleje (calì)

Nebbia che scende improvvisamente sul mare rendendo completamente “cieca” la navigazione.


Cascia (cassa d’amante)

Famoso nodo alla marinara utilizzato dai pescatori per attraccare le barche in banchina (nodo fatto intorno alla “bitta”).


Fenàre

Un tempo le funi utilizzate dalle barche venivano sia create che ristrutturate a mano, con l’aiuto di rudimentali strumenti in legno, dai funàre o “canapé” ( termine derivante dall’utilizzo di canapa per fare le corde).


Juvenétte

Mozzo che ha superato l’apprendistato e impara ad eseguire i comandi, praticamente aiuto-marinaio.


Meré o merenille

Ragazzino di una decina d’anni appena, che si imbarcava per imparare il mestiere.


Muccigna (mmuccègne)

Negli anni in cui la pesca diveniva il settore trainante dell’economia sambenedettese, i marinai venivano pagati oltre che con soldi (pochi), anche con una parte del pescato.


Parò (capo pesca)

Sceglie la zona di pesca, banco o fondale e prepara le reti più adatte: ”ppiò nnérte” per la pesca sul banco, perché soggette a logorarsi strusciando, e “ppiò féne” per il fondale che è più profondo. In caso di strappo “remmacchie la réte” (ritira) e ordina i pezzi da far confezionare a terra.


Sbarzùcche (scaricatore)

Sin dai primi anni del ‘900, all’arrivo delle “paranze” o delle “lancette”, giovani sambenedettesi si occupavano del carico/scarico del pesce e con caratteristiche carrette di legno lo trasportavano in siti diversi. Anche oggi noi della Cooperativa S. Pietro offriamo tale servizio con l’ausilio di mezzi meccanici.


Veccellate

Sorta di galletta che si conservava a lungo e faceva parte della razione del pescatore sambenedettese, imbarcato sulle “paranze” o sulle “lancette”.


Velàre

Figura che nasce nei primi anni del ‘900. In genere erano donne che provvedevano manualmente alla sistemazione e in molti casi alla ricucitura delle vele delle imbarcazioni.


Vredétte (brodetto)

Tipica zuppa sambenedettese di pesce la cui ricetta è nata direttamente sulla barca, dove i marinai mettevano a bollire i cosiddetti “scarti” di pesce più buono insieme al pesce “povero”.





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